Che cosa è

Il Piano dell'offerta formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività.

L'autonomia delle scuole si esprime nel POF attraverso la descrizione:

  • delle discipline e delle attività liberamente scelte della quota di curricolo loro riservata
  • delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie
  • delle discipline e attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo
  • delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate
  • dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività
  • dell'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi
  • delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti
  • dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell'azione didattica dei progetti di ricerca e sperimentazione.

 

Cosa c'è di nuovo

La legge 28 marzo 2003 n.53 e, particolarmente, il decreto legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004 attuativo per le scuole dell'infanzia e del primo ciclo hanno conferito nuovi strumenti di flessibilità alle scuole autonome: l'elaborazione annuale dei Piani dell'Offerta Formativa è oggi l'occasione per le istituzioni scolastiche di dotarsi di percorsi formativi individualizzati e caratterizzanti (i piani di studio personalizzati) che, pur aderendo agli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale, raccolgono e rispondono alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico in cui le scuole operano.

 

La necessità di un monitoraggio

Il Dlgs n. 59, prevede, tra l'altro (art. 3 - comma 1 per la scuola dell'infanzia, art. 7 - comma 2 per la scuola primaria e art. 10 - comma 2 per la scuola secondaria di I grado) che l'orario annuale delle lezioni sia comprensivo della quota riservata alle regioni, alle istituzioni scolastiche autonome e all'insegnamento della religione cattolica: di qui l'esigenza di un puntuale e ragionato monitoraggio, quantitativo e qualitativo condotto attraverso un questionario on-line, delle modalità di accoglimento ed effettivo esercizio di questa nuova possibilità da parte delle scuole. Il monitoraggio è promosso dalla Direzione Generale degli ordinamenti scolastici, d'intesa con l'INDIRE.

 

Le fasi del monitoraggio

L'operazione si articola in due fasi:

  • la prima, diretta alle scuole del primo ciclo statali e paritarie (infanzia, primaria e secondaria di 1° grado), ha avuto inizio l'8 novembre 2005, mentre per le scuole del secondo ciclo, statali e paritarie (scuole secondarie di 2° grado), la data d'inizio è fissata al 28 novembre 2005. Per entrambi i casi è pubblicata nel sito dell'INDIRE una scheda di indagine sull'uso della quota opzionale per il primo ciclo e sull'innovazione attraverso l'ampliamento dell'offerta formativa per il secondo ciclo.
  • La seconda fase, prevista da gennaio 2006, apre una nuova possibilità di inserimento, nell'archivio dell'Istituto Nazionale Documentazione Educativa di Firenze, dei POF, che apre alle istituzioni scolastiche che attuano la riforma anche la possibilità di "rappresentare" la realizzazione, nell'area opzionale, della personalizzazione dei piani di studio.

 

 

Normativa

»Nota prot.n. 3888 del 26 aprile 2006  - Autonomia Scolastica - Monitoraggio piani dell'offerta formativa – Supporto alle scuole per la partecipazione all'indagine nazionale - Precisazioni
 
»Nota prot.n. 3569 del 12 aprile 2006  - Autonomia Scolastica - Monitoraggio piani dell'offerta formativa – Supporto alle scuole per la partecipazione all'indagine nazionale
 
»Nota prot.n. 791 del 31 gennaio 2006  - Autonomia Scolastica - Indicazioni sull'avvio della seconda fase del monitoraggio dei Piani dell'Offerta Formativa per l'a.s. 2005/2006
 
»Nota prot. n. 10345 dell'11 novembre 2005  - Autonomia Scolastica - Precisazioni e chiarimenti sull'avvio del monitoraggio dei piani dell'offerta formativa per l'a.s. 2005/2006
 
»Circolare Ministeriale n.83 del 7 novembre 2005 - Autonomia Scolastica - Avvio del monitoraggio dei piani dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2005/2006